Con il decreto sostegno viene superata la logica dei codici Ateco, ampliando così la platea degli indennizzi e servirà un calo del fatturato del 33% su base annuale.
Dl sostegno, novità per i contributi a fondo perduto
I nuovi ristori per le attività economiche danneggiate dall’emergenza Covid saranno erogati prendendo come parametro il calo del fatturato del 33% su base annuale, confrontando i dati del 2020 rispetto al 2019.
Inoltre non seguiranno più il criterio dei codici Ateco, che nelle precedenti norme hanno penalizzato settori produttivi di filiera apparentemente non danneggiate dalle chiusure e che, al contrario, hanno subito cali altrettanto consistenti dei fatturati. Col dl Sostegno verrà rilevato invece il semplice possesso della partita IVA: in questo modo la platea sarà allargata, e comprenderà gli autonomi e i professionisti esclusi dai contributi a fondo perduto dei mesi precedenti.
Saranno previsti anche indennizzi ad hoc per il settore del turismo invernale e sciistico.
Perdita di fatturato attestata con autocertificazione
La perdita di fatturato e il possesso di requisiti potrà essere attestato con un’autocertificazione da inviare all’Agenzia delle Entrate.
Il tetto degli aiuti dovrebbe essere confermato a 150 mila euro come somma massima, e i contributi a fondo perduto sarebbe limitati alle aziende con un fatturato non superiore a 5 milioni di euro.
Le altre novità contenute nel dl Sostegno
Nel provvedimento troverà spazio la regolamentazione della ripresa delle notifiche da parte di Agenzia delle entrate e Agenzia delle entrate Riscossione. Inoltre il decreto Sostegno conterrà anche nuovi bonus una tantum per determinate categorie di lavoratori (spettacolo, turismo, stagionali).
Fra le misure per il lavoro, verranno rinnovato i congedi parentali Covid che avranno effetto retroattivo, così come i bonus baby sitter per i genitori coi figli in dad obbligatoria.
FONTE: www.quifinanza.it